Perché autopubblicare un eBook

Pubblicato: 15 dicembre 2013 in News
Tag:, , ,

La scrittrice Rita Charbonnier ci spiega in breve i motivi per cui ha deciso di autopubblicare il suo ebook La strana giornata di Alexandre Dumas.

Motivazioni chiare e istruttive per tutti coloro che intendono approfondire come rapportarsi con l’evoluzione digitale in editoria

la strana giornata

Piemme, l’editore de La strana giornata di Alexandre Dumas in versione cartacea, sarebbe stato disposto a realizzarne l’eBook. Rita Charbonnier ha invece preferito avvalersi della piattaforma di autopubblicazione Narcissus. Perché? Ecco le risposte dell’autrice a questa domanda.

__________________________________________________________________________

1) L’editoria digitale mi interessa da sempre e trovavo stuzzicante l’idea di fare questo esperimento. Desideravo inoltre che l’eBook fosse disponibile in tempi brevi, e realizzandolo io stessa riuscirò a far sì che magicamente appaia nei negozi online entro Natale.

2) Con l’autopubblicazione si ha il controllo, tra le altre cose, del prezzo di vendita. E in questo modo posso far sì che per tutto il periodo delle feste l’eBook sia disponibile al prezzo di lancio di € 1,99, per poi assestarsi sui 4,99 – il prezzo, a quanto dimostrano alcune ricerche, percepito come equo per un romanzo mediamente corposo (su questo argomento, vedi il mio blog:

http://blog.ritacharbonnier.com/2013/07/il-prezzo-degli-ebook/

3) La copertina di questo romanzo era stata pensata per l’edizione cartacea, poiché al tempo (2009) i contratti di edizione per i libri implicavano meno frequentemente la cessione dei diritti anche per l’edizione in formato elettronico. Quella copertina non avrebbe costituito una soluzione ottimale per l’eBook, poiché sullo schermo del computer, a dimensioni ridotte come appare sui siti dei retailer, non vi si legge bene il titolo né il nome dell’autrice. Quindi occorreva creare una copertina nuova.

4) Desideravo realizzare non un semplice eBook testuale, ma un piccolo oggetto (virtuale) d’arte che avesse alcuni contenuti in più rispetto all’edizione cartacea: in primo luogo, il capitolo delle Memorie di Dumas padre nel quale lo scrittore racconta, nella realtà e dal proprio punto di vista, la strana vicenda di Maria Stella Chiappini sulla quale ho costruito il romanzo. Si tratta di uno scritto, ovviamente, molto gustoso, che per me è stato divertentissimo tradurre. Oltre all’interesse per il documento in sé, mi piaceva l’idea che il lettore, in appendice a un romanzo nel quale Dumas è “sequestrato” da una vecchia che tenta di convincerlo a scrivere di lei, avesse la possibilità di leggere quel che Dumas, di lei, ha effettivamente scritto. Inoltre desideravo che l’eBook fosse illustrato: che contenesse alcuni fregi ornamentali e disegni a tutta pagina, come un libro ottocentesco.

Io credo che il libro elettronico debba essere considerato come qualcosa di diverso dal libro cartaceo, con una propria specificità. Non dovrebbe essere solo un flusso di caratteri, ma un oggetto (virtuale) che contenga quantomeno alcune illustrazioni (oltre a essere impeccabile sul piano testuale e tecnico, il che purtroppo non avviene sempre, e non solo se l’eBook è autopubblicato). Per il lettore, in questo modo, l’esperienza diventa più gradevole; anche considerando il fatto che alcuni amanti della lettura sono tuttora restii a passare agli eBook perché li considerano “poco sensoriali” (su questo argomento, vedi il mio blog:

http://blog.ritacharbonnier.com/2013/07/contro-gli-ebook-il-profumo-della-carta-e-altre-fesserie-2/

Inserire illustrazioni in un libro cartaceo ha costi molto alti mentre inserirle in un eBook ha costi, al confronto, risibili; inoltre, un eBook illustrato rappresenta per il lettore un’esperienza multimediale che può compensare la mancanza dell’oggetto materico, e che rappresenta una continuità con la grande ricchezza di immagini accessibili dai dispositivi elettronici nella rete Internet.

L’editore non aveva la possibilità di dedicare risorse al raggiungimento di questi obiettivi, per ragioni imprenditoriali: in Italia ricavi del settore eBook sono ancora, per una grande casa editrice, una parte minima del tutto.

5) Narcissus si avvale, per la distribuzione dei libri digitali, della piattaforma Stealth, attraverso la quale gli eBook sono acquistabili da tutto il mondo. Le piattaforme di distribuzione dei grandi gruppi editoriali italiani (Piemme è Gruppo Mondadori), per quanto possa sembrare bizzarro, non consentono l’acquisto dei loro eBook dall’esterno della zona EEA.

Ovvero: da Amazon.it si può tranquillamente acquistare l’eBook del mio romanzo Mozart’s Sister, edito in America in lingua inglese. Da Amazon.com La sorella di Mozart invece non si può acquistare. L’utente americano, se ci prova, si trova di fronte a un messaggio che dice: “This title is not currently available for purchase”, al momento non è possibile acquistare questo titolo.

Ho chiesto spiegazioni a Narcissus e mi è stato risposto che “il problema è legato ai contratti di distribuzione che i fornitori italiani stipulano con i grandi player internazionali per la vendita dei contenuti attraverso le loro piattaforme proprietarie. Noi stiamo lavorando da tempo per operare attivamente in tutto il mondo senza nessuna limitazione e siamo riusciti a portare a termine il contratto di distribuzione di tipo Wholesale per la vendita mondiale su Amazon, Kobo e Google. Se come spero dovesse scegliere Narcissus, potrà vendere in tutto il mondo in tutte le maggiori librerie online senza problemi di nessun tipo. Essendo inoltre Narcissus un servizio di autopubblicazione, e non una casa editrice, non vi è nessuna cessione di diritti dall’autore a Narcissus, e quindi è l’autore unico detentore degli stessi, ed è solo lui che può eventualmente limitare la diffusione territoriale delle sue (auto)pubblicazioni”.

6) Esiste un movimento anti-DRM e diversi lettori non acquistano per principio eBook con questa protezione forte dei contenuti, che pare crei un sacco di problemi – e che comunque, a quanto si dice, non è difficile rimuovere da un libro elettronico; basta essere un minimo “smanettoni”. Dopo averci attentamente riflettuto, ho deciso di sperimentare la protezione più leggera (watermark) del file, offerta gratuitamente da Narcissus ai suoi clienti.

Nessun grande editore pubblica un eBook senza DRM.

7) Di norma un contratto stipulato con un editore per la pubblicazione di un eBook prevede, per l’autore, il 25% del prezzo di copertina. Con l’autopubblicazione il guadagno è maggiore: Narcissus trattiene per i suoi servizi (commissione sulla distribuzione e vendita degli eBook) il 40% del prezzo di copertina, quindi il 60% va all’autore.

___________________________________________________________________________

Per il resto, evidentemente non è facile – soprattutto in Italia, dove siamo molto indietro, in questo settore, rispetto agli Stati Uniti e non solo – abbandonare la convinzione che sia sempre e comunque preferibile pubblicare con un grande editore e che l’autopubblicazione sia una cosa “da sfigati”.

Per il momento, io mi limiterei ad affermare che non è sempre così, e che occorre osservare la questione in modo approfondito e fare una valutazione caso per caso. Rifugiarsi nel conflitto (tra carta e web, tra establishment e “dal basso”) può dare la confortante sensazione, schierandosi, di assumere un’identità precisa, ma è una sensazione illusoria.

In questo caso mi sembra che potrei aver fatto la scelta giusta; una scelta che il mio editore ha accettato senza scossoni, perché per fortuna in Piemme ci sono diverse persone intelligenti.

(E anche in Narcissus.)

Rita Charbonnier

http://www.ritacharbonnier.it/

Ricordiamo che la nuova edizione ebook del romanzo  di Rita Charbonnier, è già scaricabile su amazon.it al prezzo speciale di € 1,99

Questo l’originale video trailer

commenti
  1. […] Mestierelibro – perché autopubblicare un eBook […]